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La nostra storia


(Articolo tratto dalla prefazione al volume < Il Giro di Sicilia a Messina> di Nino Minutoli a cura del Presidente ing Massimo Rinaldi)


Lo sport dell’automobile adesso, così come nei tempi andati, è arte dell’ardimento, è palestra di tecnica ed è principalmente veicolo di promozione turistica di grande valenza.

 


A fronte di tali considerazioni continua a restare forte l’impegno dell’Automobile Club di Messina in favore di tutte quelle iniziative volte a perpetrare nel tempo quanto comunque afferente all’automobile intesa anche quale specchio dei tempi. Di forte valenza sono per tutti noi gli insegnamenti lasciatici in dono dai compianti Presidenti Vincenzo Vinci e Antonio Pirrone che hanno presieduto il nostro Ente, il primo negli anni venti ed il secondo negli anni cinquanta, riservando ampi spazi alle “corse”.

 

 La pregevole iniziativa editoriale dell’amico Nino Minutoli, apprezzato cultore di quanto attinente a memoria, tradizione e ricordo delle “cose” della nostra Messina, non poteva non vederci presenti in un momento che, ricordando i tempi che furono, può anche farci proiettare verso il futuro facendoci riflettere sulle capacità organizzative, le specificità di cimento sportivo e la intraprendenza che, anche a dispetto di tanti, si sono pur sempre fatte largo tra le nostre genti.

 

 Le pagine di questo libro riescono ad essere un compendio della parte migliore della Città di Messina. Quanti non appassionati di automobilismo sportivo saranno certamente interessati dai tanti scorci urbani degli anni cinquanta che restano ben visibili ed individuabili nei suoi tanti fotogrammi. Colpiscono in essi la pulizia dei luoghi, l’ordine complessivo e principalmente il pregio architettonico dei fabbricati. Il passato è sempre ricco di insegnamenti!

 

 I tanti cultori dell’automobilismo sportivo di un tempo ormai inesorabilmente trascorso sapranno invece riconoscersi nei racconti dei nostri concittadini che negli anni hanno scritto pagine importanti di impegno sportivo. Beppe Pirrone, Carlo Weigert, l’affascinante affabulatore Claudio Faranda e tanti altri di non minore valore ci accompagnano in un percorso ideale che “odora di olio di ricino” ed ha le fattezze delle curve tra “il settimo e l’ottavo” dove, da sempre, intere generazioni di “patentati” messinesi si sono cimentati facendo sfoggio delle proprie vere o talvolta solo presunte capacità di guida.

 

 Quei ricordi dei primi anni cinquanta, che sia pure da disincantati bambini ci hanno visti comunque interessati spettatori, hanno poi sempre costituito la guida per quell’impegno nel modo dell’automobile che negli anni ottanta e novanta ha consentito al sottoscritto ed al caro amico e collega Marco Messina, con la collaborazione di molti altri insostituibili appassionati, di portare il nostro “Rally di Messina” a valenza addirittura europea.

 

 Tale bagaglio di esperienza merita di essere vieppiù valorizzato , non fosse altro che per non vanificare il diuturno impegno di quei tanti che , mossi da pura passione per lo sport, hanno sempre lavorato rifuggendo la sia pure minima visibilità . Per tutti mi piace ricordare Giovanni Lanese e mio padre Ugo ai quali vogliamo dedicare ulteriori impegni sportivi, almeno di tipo squisitamente editoriale come quello che qui abbiamo il piacere di raccomandare all’attenzione almeno di tutti i messinesi.

 

 Ing. Massimo Rinaldi

 (Presidente dell’Automobile Club di Messina)